L’intervento inizia con un periodo di osservazione e di valutazione tramite il quale il musicoterapeuta entra in relazione con il mondo dell’adolescente, prestando particolarmente attenzione alla sua personalità.

L’intervento è mirato ad affrontare casi di dislessia, disortografia e discalculia, disturbi che appartengono alla classe dei Disturbi Evolutivi Specifici.

Da alcune ricerche scientifiche risulta che l’inserimento della musicoterapia e di alcuni elementi della musica nelle attività dei bambini dislessici non solo diverte, rilassa, stimola la creatività, ma migliora in modo efficace la loro capacità di lettura e di pronuncia; la musica quindi può essere un valido aiuto nell’affrontare con successo i Disturbi Evolutivi Specifici.

Spesso i disturbi di attenzione e l’iperattività sono associati ai disturbi specifici dell’apprendimento.

La relazione che nasce con il musicoterapeuta e gli elementi della musica come il suono, il ritmo, la dinamica, l’agogica, i tempi, la turnazione, le pause, il congelamento, le aspettative, il rispetto delle regole, le variazioni permettono di ridurre i comportamenti aggressivi e le manifestazioni di comportamenti asociali e di aumentare il rispetto dei tempi e degli spazi altrui e la tolleranza delle frustrazioni.

Il tutto viene condotto in un clima “giocoso e piacevole” che favorisce l’alleanza terapeutica e permette di ottenere i risultati che vengono prefissati con i genitori in un quadro, se richiesto o previsto, multidisciplinare che coinvolge altri professionisti (logopedista, fisioterapista e insegnanti di sostegno). Molti esempi di casi clinici dimostrano un miglioramento della capacità di attenzione e di concentrazione.

Accade di frequente che si scoprano risorse e risposte nascoste del bambino che non erano state viste da altri specialisti ma che possono rivelarsi assai utili.

Il trattamento è di tipo individuale in studio o a domicilio.